Un po’ di storia


Nel giugno del 1945, a liberazione avvenuta, in quel clima in cui la voglia di fare, di ricominciare daccapo, faceva dimenticare le ore disperate, Carlo Dradi riuniva alcuni amici e colleghi con i quali approfondire e aggiornarsi sui temi della professione grafica. Era un riallacciarsi agli anni di Campo Grafico rivista di estetica e di tecnica grafica, fondata nel 1933 con intenti innovativi. Anche se in quel momento gli obiettivi del gruppo erano altri, infatti non si trattava più di difendere la libertà espressiva, ma piuttosto di ricostruire, di riprendere e dar vita a tutto quello che la guerra aveva distrutto.

Era anche un riprendere idealmente l’iniziativa di quel gruppo di tipografi che dopo la guerra, sotto la denominazione di Studi Grafici, avevano iniziato ad incontrarsi in viale Lazio 8, presso la vecchia sede del Sindacato e della Mutua Poligrafici. Esiste un modesto cartoncino d’invito datato 19 luglio 1945, intestato Centro di Studi Grafici, che invita a partecipare ad una conferenza dal tema “Situazione degl’impiegati amministrativi e tecnici in seno alla Federazione italiana poligrafici e cartai”.

Ecco i trentasette fondatori storici: Augusto Arguti, Romeo Bacchini, Riccardo Bonetti, Aldo Boniperti, Vincenzo Bossi, Riccardo Brambilla, Italo Carenzio, Vito Cassese, Bruno Clerici, Giuseppe Cortesi, Camillo Corti, Antonio Crespi, Carlo Dradi, Leonida Dradi, Pietro Ferrara, Silvio Fiore, Ermanno Frei, Alberto Gennari, Giovanni Gerini, Luigi Ghiringhelli, Enzo Grossi, Serafino Grilli, Serafino Lanoso, Aldo Magri, Ubaldo Minoia, Guido Minonzio, Marco Morazzoni, Dante Oldani, Ercole Pedotti, Edoardo Pedratti, Giovanni Peviani, Renato Pisa, Silvio Rapizzi, Luigi Scaramuzza, Giuseppe Scotti, Zeno Tralli, Piero Trevisani, Luciano Vandelli.

Il Centro ebbe una prima sede stabile presso La Casa della Cultura in via Filodrammatici, poi a partire dal 1948, fu ospite di una scuola in via Anfossi. Dopo un breve intermezzo presso l’antica trattoria Alle Asse di via Marcona, si trasferì nel sotterraneo di un caffè in via Larga 8. La sede di via Larga fu inaugurata il 5 marzo 1950, festeggiando in quell’occasione il ritorno definitivo di Attilio Rossi dall’Argentina, ma la Legge Scelba proibiva riunioni in locali pubblici e dopo qualche tempo fu trovata una sede più idonea e duratura in via Lanzone. Qui il Centro restò fino al 1960 quando riuscì a trasferirsi definitivamente in locali del Comune di Milano nella Galleria Vittorio Emanuele, precisamente in via Silvio Pellico 6. Dopo un una lunga permanenza ci fu il trasloco presso L’Istituto Rizzoli in via Mangiagalli, infine l’attuale sede, con lo spazio idoneo alla Biblioteca, presso L’Istituto Pavoniano Artigianelli in via Benigno Crespi 30.