Chi siamo

Il consiglio Direttivo

  • Simone Spagnolo (Presidente)
  • Maurizio Piacenza (Vice Presidente)
  • Massimo Colombo (Tesoriere)
  • Ester Crisanti (Consigliere)
  • Raffaele Angelillo (Consigliere)

Margherita Noè (Segreteria)

[Aggiornato a dicembre 2022]


Un po’ di storia

Nel giugno del 1945, a liberazione avvenuta, in quel clima in cui la voglia di fare, di ricominciare daccapo, faceva dimenticare le ore disperate, Carlo Dradi riuniva alcuni amici e colleghi con i quali approfondire e aggiornarsi sui temi della professione grafica. Era un riallacciarsi agli anni di Campo Grafico rivista di estetica e di tecnica grafica, fondata nel 1933 con intenti innovativi. Anche se in quel momento gli obiettivi del gruppo erano altri, infatti non si trattava più di difendere la libertà espressiva, ma piuttosto di ricostruire, di riprendere e dar vita a tutto quello che la guerra aveva distrutto.

Era anche un riprendere idealmente l’iniziativa di quel gruppo di tipografi che dopo la guerra, sotto la denominazione di Studi Grafici, avevano iniziato ad incontrarsi in viale Lazio 8, presso la vecchia sede del Sindacato e della Mutua Poligrafici. Esiste un modesto cartoncino d’invito datato 19 luglio 1945, intestato Centro di Studi Grafici, che invita a partecipare ad una conferenza dal tema “Situazione degl’impiegati amministrativi e tecnici in seno alla Federazione italiana poligrafici e cartai”.

Ecco i trentasette fondatori storici: Augusto Arguti, Romeo Bacchini, Riccardo Bonetti, Aldo Boniperti, Vincenzo Bossi, Riccardo Brambilla, Italo Carenzio, Vito Cassese, Bruno Clerici, Giuseppe Cortesi, Camillo Corti, Antonio Crespi, Carlo Dradi, Leonida Dradi, Pietro Ferrara, Silvio Fiore, Ermanno Frei, Alberto Gennari, Giovanni Gerini, Luigi Ghiringhelli, Enzo Grossi, Serafino Grilli, Serafino Lanoso, Aldo Magri, Ubaldo Minoia, Guido Minonzio, Marco Morazzoni, Dante Oldani, Ercole Pedotti, Edoardo Pedratti, Giovanni Peviani, Renato Pisa, Silvio Rapizzi, Luigi Scaramuzza, Giuseppe Scotti, Zeno Tralli, Piero Trevisani, Luciano Vandelli.


Il bollettino

Nacque come pubblicazione periodica a partire dal secondo anno di fondazione del Centro. La pubblicazione uscì abbastanza regolarmente in rapporto alle difficoltà che in modo alterno si presentavano nella vita dell’associazione. Alla redazione parteciparono tutti soci con articoli e contributi propri e rappresentò uno strumento valido per il raccordo tra le tante componenti del settore grafico, tra i soci e l’operato dell’associazione. Particolare attenzione venne dedicata alle recensioni delle conferenze tecniche ed alle frequenti acquisizioni dei volumi presenti in biblioteca e messi a disposizione degli associati.


La biblioteca

Dedicata ad Attilio Rossi, contribuisce validamente ad estendere le conoscenze e a divulgare la cultura grafica con esaurienti e pregevoli volumi, riviste, monografie, enciclopedie. Il tutto spazia dal progetto grafico al design, dalla tecnologia alle tecniche artistiche ed industriali, dalla merceologia cartaria a quella degli inchiostri di stampa, dalla prestampa alla stampa e alle ultime novità sulla nobilitazione dello stampato.


La Medaglia d’Oro

Il Comune di Milano nel 1963 conferisce al Centro di Studi Grafici la Medaglia d’Oro “a riconoscimento della multiforme attività culturale svolta nel contesto sociale e del contributo all’istruzione professionale grafica”.


Concorsi

I concorsi furono una eccezionale palestra nei difficili anni della ricostruzione. Si possono ricordare, tra i primi esempi, il concorso per la tessera dell’associazione, quello per il progetto della carta da lettera e per il biglietto di ingresso al Teatro Risorgimento. Per la Fonderia Tipografica Reggiani, nel 1948, fu promosso un concorso per il progetto di un alfabeto fantasia. Ma il concorso internazionale di tipografia, organizzato dalla Scuola del Libro di Liegi, ideato nel 1947, fu certamente l’evento più eclatante dei primi anni di attività del Centro. Per un accordo intercorso fra quella Associazione e il Centro di Studi Grafici di Milano insieme alla rivista Linea Grafica, edita da L’Ufficio Moderno, venne indetto ad anni alterni in Belgio (Liegi-Milano) e in Italia (Milano-Liegi). Oggi la tradizione continua con il concorso, iniziato nel 1999 e riservato alle scuole di grafica e comunicazione, per la progettazione di un calendario. Dal 2019 ha preso il nome di Premio Massimo Dradi, in memoria del nostro ex-presidente. Ci sono state anche altre iniziative come il Concorso Ex-libris del 2001 e il Concorso per l’etichetta dell’anno, seconda edizione, sempre del 2001. Da ricordare infine le due edizioni del concorso Il Colore nel Packaging la cui premiazione è stata ospitata nel 2009, grazie a Centrexpo, nella prestigiosa cornice di Graphitalia-Ipack Ima alla Fieramilano.


Mostre ed eventi

Mostra e realizzazione del volume Onoranze a Raffaello Bertieri, nel 1966, nell’ambito delle manifestazioni per ricordare il quinto centenario l’introduzione della stampa in Italia. Contemporaneamente viene dedicata un via di Milano a Raffaello Bertieri, su proposta del Centro di Studi Grafici. Ed ancora, promotore il Centro con L’Unione Industriali Grafici e Cartotecnici della Lombardia, viene collocata una targa sull’edificio dell’Istituto Rizzoli per l’Insegnamento delle Arti Grafiche a ricordo di Raffaello Bertieri a ricordo dell’insigne continuatore della classica bellezza del libro.

Mostra di Campo Grafico, cinquant’anni dopo 1933/1983 organizzata presso la Biblioteca di Palazzo Sormani, con il patrocinio della Ripartizione Cultura e Spettacolo del Comune di Milano.

Mostra Visual Design 1933/1983 (Cinquant’anni di produzione in Italia, una storia della grafica italiana) realizzata in collaborazione con Idea Libri e con il patrocinio della Ripartizione Cultura e Spettacolo del Comune di Milano. La mostra ha avuto luogo nella Galleria del Sagrato in piazza del Duomo

Intervento al convegno promosso dalla Federazione Nazionale Artigiani Grafici e Affini nell’ambito della Mostra Grafitalia’87 con il tema L’Artigiano del 2000.

Mostra Campo Grafico, la sfida della modernità alla Biblioteca Nazionale Braidense, nel 2003. Con il patrocinio del Comune di Milano Settore Cultura e Musei e di Centrexpo.


La monografia

1945 – 1995 Cinquant’anni di grafica a Milano è il titolo di una realizzazione editoriale del centro, un obiettivo conseguito grazie alla straordinaria collaborazione di aziende, soci ed amici dell’associazione per dare un riconoscimento della multiforme attività culturale svolta nel contesto sociale e del contributo all’istruzione professionale grafica. La pubblicazione costituisce un’ampia testimonianza storica del lavoro compiuto dai soci, sempre a livello di volontariato.


XVIII Pellitteri’s Day – Pollicione d’Oro per la Cultura 2010

Questo importante riconoscimento, istituito dal Centro Salesiano di Arese (Scuola Grafica Giuseppe Pellitteri), viene assegnato al Centro di Studi Grafici di Milano che ha svolto una multiforme attività culturale e di aggiornamento professionale sempre più apprezzata negli anni e largamente condivisa da studiosi, tecnici e amici che con entusiastico impegno hanno costruito il suo successo. Il solenne momento obbliga al ricordo degli uomini che nel tempo hanno guidato la storia del Centro, oggi Associazione Culturale Studi Grafici: Carlo Dradi, Arnaldo Rovescalli, Alfredo De Pedrini, Attilio Rossi, Natale Felici, Ugolino Michelangioli, Mario Soresina, Giancarlo Reina, Antonio Crespi, Valter Landoni, Gianfranco Bozzini, Rodolfo Trivella, Giordano Podini, Massimo Dradi, presidente dell’ultimo triennio.


Le sedi

Il Centro ebbe una prima sede stabile presso La Casa della Cultura in via Filodrammatici, poi a partire dal 1948, fu ospite di una scuola in via Anfossi. Dopo un breve intermezzo presso l’antica trattoria Alle Asse di via Marcona, si trasferì nel sotterraneo di un caffè in via Larga 8. La sede di via Larga fu inaugurata il 5 marzo 1950, festeggiando in quell’occasione il ritorno definitivo di Attilio Rossi dall’Argentina, ma la Legge Scelba proibiva riunioni in locali pubblici e dopo qualche tempo fu trovata una sede più idonea e duratura in via Lanzone. Qui il Centro restò fino al 1960 quando riuscì a trasferirsi definitivamente in locali del Comune di Milano nella Galleria Vittorio Emanuele, precisamente in via Silvio Pellico 6. Dopo un una lunga permanenza ci fu il trasloco presso L’Istituto Rizzoli in via Mangiagalli, infine l’attuale sede, con lo spazio idoneo alla Biblioteca, presso L’Istituto Pavoniano Artigianelli in via Benigno Crespi 30.